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Politiche Imprenditoriali , Societarie e Sicurezza
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Archive for the ‘INAIL’

Aggressioni al personale sanitario

Novembre 13, 2018 By: PolissFormazione Category: INAIL, SICUREZZA SUL LAVORO

Il tema delle aggressioni al personale sanitario resta di grande attualità.
Il GdL CIIP sullo Stress lavoro-correlato a fine 2018 ha ripreso un confronto fra le Associazioni aderenti su questa tematica. 

Si ritiene di proporre alcuni documenti di interesse.

In particolare:

La pubblicazione “FACTS 24” di EU OSHA del 2002:
La violenza sul lavoro

I risultati dell’indagine del Centro Studi NURSIND dell’estate 2013:
Indagine sulle aggressioni al personale sanitario

Factsheet_24_-_La_violenza_sul_lavoro Indagine_sulle_aggressioni_al_personale_sanitario

Indagine_sulle_aggressioni_al_personale_sanitario

Inail: classificazione dei sistemi di protezione individuale dalle cadute

Ottobre 22, 2018 By: PolissFormazione Category: INAIL, SICUREZZA SUL LAVORO

sistemi di protezione individuale dalle cadute, che vengono frequentemente utilizzati nei cantieri temporanei o mobili durante le attività in quota, “vanno utilizzati nei casi in cui, a seguito della valutazione dei rischi, le caratteristiche intrinseche dei luoghi di lavoro, le procedure di lavoro dell’azienda che effettua l’attività e l’adozione di dispositivi di protezione collettiva non permettono di ridurre a livello accettabile i rischi specifici. Solo in questi casi diventa indispensabile adottare tali sistemi di protezione individuale dalle cadute che devono essere idonei allo scopo”.

Il documento fa parte dei “ Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili” – pubblicati dall’Inail come aggiornamento di analoghi Quaderni Tecnici prodotti nel 2014 – e forniscono non solo informazioni su leggi, circolari e norme tecniche specifiche, ma possono aiutare gli operatori a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione.

La destinazione e i riferimenti dei sistemi di protezione individuale dalle cadute

Nel documento si indica che i sistemi di protezione individuale dalle cadute sono un assemblaggio di componenti, “destinati a proteggere il lavoratore contro le cadute dall’alto, comprendenti un’imbracatura ed un sistema di collegamento che deve essere collegato ad un punto di ancoraggio sicuro”.

 

Riguardo poi alla destinazione d’uso si ricorda ancora una volta che nei lavori in quota, “qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva, è necessario che i lavoratori utilizzino sistemi di protezione individuale idonei all’uso specifico e composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, conformi al Regolamento (UE) 2016/425, ovvero recanti la marcatura CE quali, ad esempio:

  • Dispositivo di ancoraggio non permanente;
  • Connettore;
  • Cordino (arresto caduta, trattenuta, posizionamento sul lavoro);
  • Assorbitore di energia;
  • Imbracatura per il corpo;
  • Cintura di posizionamento sul lavoro;
  • Cintura di trattenuta;
  • Dispositivo anticaduta di tipo retrattile;
  • Dispositivo anticaduta di tipo guidato comprendente una linea di ancoraggio flessibile;
  • Dispositivo anticaduta di tipo guidato comprendente una linea di ancoraggio rigida”.

Come sempre la parte più modificata nell’aggiornamento del 2018, rispetto all’edizione del 2014, è quella relativa ai documenti di riferimento per i sistemi di protezione individuale dalle cadute:

  • Regolamento (UE) 2016/425 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016 sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/ CEE del Consiglio;
  • D.lgs. 81/08 e smi – Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • UNI 11158:2015 – Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto – Sistemi di protezione individuale delle cadute – Guida per la selezione e l’uso;
  • UNI EN 363:2008 – Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute – Sistemi individuali per la protezione contro le cadute.

 

La classificazione dei sistemi di protezione individuale dalle cadute

Veniamo invece alla classificazione dei sistemi di protezione individuale dalle cadute che vengono raggruppati secondo la UNI EN 363: 2008 e comprendono:

  1. Sistema di trattenuta: “sistema di protezione individuale dalle cadute che impedisce al lavoratore di raggiungere le zone dove esiste il rischio di caduta dall’alto.
  2. Sistema di posizionamento sul lavoro: sistema di protezione individuale dalle cadute che permette alla persona di lavorare sostenuta, in tensione/trattenuta, in maniera tale che sia prevenuta la caduta.
  3. Sistema di accesso su fune: sistema di protezione individuale dalle cadute, che permette al lavoratore di andare e tornare dal posto di lavoro in maniera tale che sia impedita o arrestata la caduta, utilizzando una fune di lavoro e una fune di sicurezza, collegate separatamente a punti di ancoraggio sicuri.
  4. Sistema di arresto caduta: sistema di protezione individuale dalle cadute che limita la forza d’urto sul corpo del lavoratore durante l’arresto caduta.
  5. Sistema di salvataggio: sistema di protezione individuale dalle cadute con il quale una persona può salvare se stessa o altri, in maniera tale che sia prevenuta la caduta”.

 

Ci soffermiamo oggi in particolare sui sistemi di trattenuta, sui sistemi di posizionamento e sul sistema di arresto caduta.

 

Si indica che un sistema di trattenuta è “un sistema di protezione individuale dalle cadute che evita le cadute dall’alto limitando lo spostamento del lavoratore” e ha, dunque, le seguenti caratteristiche:

  • “limita il movimento del lavoratore in modo che questi non possa raggiungere le zone dove potrebbe verificarsi una caduta dall’alto;
  • non è destinato ad arrestare una caduta dall’alto;
  • non è destinato a situazioni di lavoro in cui il lavoratore necessiti di essere sostenuto dal dispositivo di tenuta del corpo (es. evitare scivolamenti o cadute)”.

 

Riportiamo anche qualche breve indicazione sul sistema di posizionamento sul lavoro che ha, invece, le seguenti caratteristiche:

  • “evita la caduta del lavoratore;
  • permette al lavoratore di posizionarsi nel luogo di lavoro, sostenuto in tensione/ trattenuta;
  • non è destinato ad arrestare una caduta dall’alto”.

Qualora esista il rischio di caduta dall’alto in aggiunta al sistema di posizionamento sul lavoro deve essere utilizzato un sistema di arresto caduta.

 

Il sistema di arresto caduta, che abbiamo visto essere un sistema che “arresta la caduta e limita la forza d’urto sul corpo del lavoratore durante l’arresto della caduta”, ha le “seguenti caratteristiche:

  • non evita la caduta;
  • limita la lunghezza della caduta;
  • permette al lavoratore di raggiungere zone o posizioni in cui esiste il rischio di caduta e, quando si verifica la caduta, l’arresta;
  • fornisce la sospensione dopo l’arresto della caduta”.

SistemiProtezioneCadute2018

Il primo soccorso nei luoghi di lavoro

Ottobre 08, 2018 By: PolissFormazione Category: INAIL, SICUREZZA SUL LAVORO

La normativa conferisce al primo soccorso un ruolo importante all’interno del sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e obbliga il datore di lavoro a formare gli addetti e a organizzare il piano di emergenza.

Dall’organizzazione del sistema di Primo Soccorso aziendale dipende l’attivazione precoce e tempestiva dei primi anelli della catena dell’emergenza che, in attesa dell’arrivo del soccorso avanzato, rappresentano un momento chiave per permettere la sopravvivenza dell’infortunato. Il manuale di primo soccorso fornisce indicazioni normative e sanitarie ad uso delle principali figure coinvolte.

indice del documento:

La gestione del primo soccorso nei luoghi di lavoro

Il primo soccorso nei luoghi di lavoro

Organizzazione del primo soccorso

La valutazione del rischio e la classificazione aziendale

Designazione e nomina degli addetti

Formazione degli addetti al primo soccorso

Attrezzature e dispositivi di primo soccorso

Piano di primo soccorso

Informazione dei lavoratori

Cenni di anatomia e fisiologia

Cenni generali

Apparato cardiocircolatorio

Apparato respiratorio

Apparato muscolo-scheletrico

Sistema nervoso

Occhio

Cute

Supporto vitale di base e defibrillazione precoce

La morte cardiaca improvvisa

La catena della sopravvivenza

La sequenza di BLSD nell’adulto

Ostruzione da corpo estraneo nell’adulto

Il supporto vitale nel traumatizzato

Il trauma in ambiente di lavoro

La catena della sopravvivenza nel trauma

La valutazione dello scenario: identificare i pericoli e agire in sicurezza

La valutazione del lavoratore infortunato

Mobilizzazione del traumatizzato

Presidi per l’immobilizzazione e il trasporto

Principali patologie presenti in caso di infortunio

Lesioni a carico dell’apparato locomotore

Le ferite

Le emorragie

Folgorazione

Lesioni da caldo e da freddo

Lavori in quota

Ambienti confinati o sospetti di inquinamento

Altri interventi di primo soccorso

Sincope e lipotimia

Shock

Edema polmonare acuto

Dolore acuto stenocardico

Epilessia

Crisi asmatica

Reazioni allergiche

Shock anafilattico

Punture e morsi di animali

Traumi oculari

Intossicazione da agenti chimici

PrimoSoccorsoLuoghiLavoro

Come vengo condotte le prime verifiche periodiche su carrelli semoventi a braccio telescopico?

Maggio 13, 2015 By: PolissFormazione Category: INAIL

L’INAIL pubblicato il documento “Carrelli semoventi a braccio telescopico –  ISTRUZIONI PER LA PRIMA VERIFICA PERIODICA” con lo scopo di supportare i tecnici verificatori Inail nella conduzione della prima verifica periodica dei carrelli semoventi a braccio telescopico.

Nello specifico, l’elaborato, dopo una prima sezione di supporto al datore di lavoro negli adempimenti relativi a comunicazione di messa in servizio dell’attrezzatura di lavoro e successiva richiesta di I verifica periodica, descrive la procedura di I verifica periodica: compilazione della scheda tecnica del carrello semovente a braccio telescopico e verifica dello stesso con redazione del relativo verbale.

In particolare, è illustrata sinteticamente ciascuna voce della scheda e sono riportate, in base agli aspetti che il D.M. 11 aprile 2011 riconosce come fondamentali per la verifica sul campo dell’attrezzatura, l’individuazione degli organi principali dell’attrezzatura di lavoro, alcune possibili prove da condursi ed una pratica raccolta di documentazione di riferimento sulla materia. [Articolo tratto dal sito www.inail.it]

ucm_168135 – pdf